sabato 28 febbraio 2015

La storia della Principessa Splendente, l'ultimo capolavoro dello Studio Ghibli

*fa capolino*

Ehm, salve! Quanto tempo inserire risata nervosa!
E' passato più di un anno dall'ultimo post pubblicato qui... Siamo sparite senza avvertire, e in nostra assenza il blog ha continuato a ricevere visite, commenti, i “mi piace” sulla Pagina Facebook sono aumentati progressivamente, e noi niente, chiuse in un silenzio di una fetenza spettacolare. Ma che volete farci, ultimamente ne sono successe di tutti i colori, e il blog è passato in secondo (ma anche terzo o quarto) piano, e anche se abbiamo continuato a guardare tutte le cose carine che uscivano e a leggere bei manga o libri la voglia di condividere le nostre esperienze era pari a zero. Succede.

Ma piano piano la voglia di tornare a scrivere in questo spazio è tornata, perlomeno a me, e ho deciso che saltuariamente farò un post su questo blog... Magari non con lo stesso ritmo di prima, ma quando incontro qualcosa degno di nota, perché no?

E la cosa, o meglio, il film d'animazione che mi ha spinta a riprendere in mano il blog per dire mammamiaquantoèbelloguardateloTUTTI è La storia della Principessa Splendente (Kaguya-Hime no Monogatari), ultima fatica di Isao Takahata, co-fondatore dello Studio Ghibli. Si, quello di Miyazaki. Si, Takahata è quello bravo quanto Miyazaki ma che vende un botto di meno. Si, è lo stesso tizio che ha fatto Una tomba per le lucciole. Bravi, armatevi di fazzoletti, avete già capito dove andremo a parare.





mercoledì 6 novembre 2013

Lista degli editori italiani su Twitter

Ed ecco a voi una lista degli account twitter di tutti gli editori italiani (quelli più importanti, almeno) sia di libri che di manga e fumetti in generale
Avevo trovato una lista simile da qualche parte, una volta, ma siccome l'ho persa ho pensato di rifarla manualmente e postarla sul blog.
La lista dei fumetti è abbastanza completa (spero), ma se manca qualcosa fatemelo notare che lo aggiungo subito.

La lista degli editori che si occupano di libri è stata un pò più ostica, dato che sono un'infinità. Ho riportato solo i più importanti (o quelli in possesso di un account). Anche qui, segnalatemi se manca qualcosa (di significativo però, non segnalatemi la casa editrice di vostra cugina che ha all'attivo un solo libro - il suo). 

Colgo l'occasione per ricordarvi che il blog ha un suo account twitter @ditadinchiostro 
E, se volete, potete anche followarmi nel mio account personale @Panssj
Sono un pò lenta, ma rispondo a tutti i vostri tweet (prima o poi)! U,U

Detto ciò, via alle liste!



lunedì 4 novembre 2013

Nobiltà contadina, l'esilarante gag manga autobiografico della "mamma" di Fullmetal Alchemist Hiromu Arakawa

Nel mondo dei fan di anime e manga, ma anche oltre, il nome Hiromu Arakawa fa drizzare parecchie orecchie. La Arakawa è infatti la geniale mangaka creatrice di quello che è uno dei migliori shonen manga di sempre, Fullmetal Alchemist. Ventisette volumi, due serie animate, due film e non ricordo più quanti OAV/videogiochi/prodotti accessori e un incredibile successo internazionale dopo, la Arakawa aveva ancora abbastanza coraggio per concludere il manga all'apice del successo. 

Quando sei un mangaka esordiente, che ha fatto un incredibile successo con un'unica opera (e sai che difficilmente potrai replicare) e sei ben lontano dalla pensione, non è facile prendere una decisione del genere. Per niente.
Ma la Arakawa sa che una bella storia deve avere anche un bel finale, e allungare il brodo ad oltranza sarebbe stato un insulto ai fan. Per questo, si è guadagnata il mio rispetto.

Ma restava comunque il problema di cosa fare dopo. Insomma, se proponi al mondo una
cosa come Fullmetal Alchemist, poi il mondo si fa delle aspettative su di te. Quale altro manga epico tirerai fuori dal cilindro? Quale storia che farà sbancare i comic di doujinshi? Quale personaggio incredibilmente carismatico inventerai dopo Edward Elric, Scar, Roy Mustang ed è meglio che mi fermi qui sennò mi sciolgo?

martedì 29 ottobre 2013

Prisoners, il nuovo angosciante thriller di Hugh Jackman e Jake Gyllenhaal

E ogni giorno si chiederà perché non sono lì con lei.
Lo capisce questo? Io, non lei! Non lei, detective! Ma io! OGNI GIORNO!”

Prisoners, il nuovo thriller psicologico del regista Denis Villeneuve (La donna che canta, candidato all'oscar come miglior film straniero 2011), è un'opera amara, che getta una luce fredda e implacabile sull'animo umano.

La trama. Boston, America. Durante la tranquilla giornata del Ringraziamento due famiglie si riuniscono per festeggiare, ignare della tragedia che si abbatterà di lì a poco nelle loro vite. Le due figlie più piccole infatti spariscono, inghiottite “nel nulla”: nessuno ha visto o sa niente. L'unica traccia è la testimonianza del fratello di una delle due bambine, che dice di averle viste giocare nei pressi di una vecchia rulotte poco prima della sparizione. Questa flebile pista condurrà gli investigatori sulle tracce di Alex Jones (il bravissimo Paul Dano), un ragazzo con seri problemi mentali, che però non rivelerà nulla al pur tenace Detective Loki (Jake Gyllenhaal) e sarà rilasciato a breve per mancanza di prove. Ma il padre di una delle due bambine, Keller Dove (Hugh Jackman), è disposto a tutto pur ritrovare sua figlia, anche a oltrepassare la linea che separa l'essere umano dal mostro...



martedì 15 ottobre 2013

La danza delle marionette - L'urban Fantasy italiano ha ancora qualcosa da dire

Suona la danza e le marionette si muovono a tempo di musica.
Galinder e Malakith. I loro seguaci, i loro servi.
Angus. E Kerri.
Chi è che regge i fili?


Salve a tutti. È la prima volta che scrivo su questo blog, anche se mi ero offerta di collaborare diverso tempo fa in quanto amyketta di Panssj perché sono troppo cazzona per tenere un mio blog perché mi sarebbe piaciuto provare. La verità è che non so se sono all’altezza, però volevo cimentarmi con questa recensione perché secondo me il romanzo di cui mi appresto a parlare merita. L’ho conosciuto grazie ad un forum che frequento (Massacri Fantasy), che ne aveva parlato bene e aveva consigliato la relativa catena dilettura su aNobii (ebbene sì, sono una anobiana anch’io). E a proposito, consiglio l’esperienza della catena di lettura, bisogna aspettare un po’ per il libro ma ne vale la pena e un piego di libri ha un prezzo veramente irrisorio (1,28 €).

Il romanzo in questione è “La danza delle marionette” di Luca Buggio. Ho deciso di recensirlo principalmente per un motivo: è stato pubblicato da una casa editrice piccola e ha avuto una distribuzione praticamente nulla, ma sono convinta che meriti un po’ di pubblicità. Perché fa abbastanza schifo che le grandi case editrici pubblichino libr cose come “Marked”, magari accompagnate da grandi campagne pubblicitarie, e che un romanzo come questo venga completamente ignorato perché non si rivolge a un pubblico di adolescenti decerebrati. Inoltre l’autore è una persona molto disponibile e aperta alle critiche, e posso assicurare che non se ne incontrano poi molte. Ma basta con l’introduzione.

martedì 2 luglio 2013

30 giorni di... Giorno 02 - Il titolo che più riguardi\rileggi con piacere: Disney e molto altro

In questa definizione potrebbe tranquillamente rientrare Harry Potter, di cui abbiamo già parlato ieri. Ma siccome non mi piace ripetermi...


Ogni anno (anche più volte durante l'anno) mi riguardo tutta la filmografia Disney & Pixar. Dagli esordi ad oggi. Ormai li conosco talmente a memoria che ripeto le battute prima che vengano dette sullo schermo. E canto le canzoni quando penso che nessuno mi senta. Eppure continuo a guardali, ancora e ancora. I miei film preferiti? Mulan, Il Re Leone e La Sirenetta. Più Wall-E, che io considero il capolavoro della Pixar. Li ho in VHS, DVD e BLU-RAY. Le VHS sono consumate in più punti, a furia di riavvolgerle. 


Invece il libro che ri-leggo più spesso (anche questo almeno una volta l'anno, abbinato alla ri-visione del film) è Orgoglio & Pregiudizio di Jane Austen. Raramente ho trovato uno stile così "perfetto" e un ritratto più ironico della società inglese ottocentesca. Inoltre, l'evoluzione del rapporto fra Elizabeth e Mr Darcy, il lento e progressivo scoprirsi a vicenda, perché niente è mai come appare e spesso quello che sappiamo degli altri è solo l'idea che ci facciamo di loro. Un rapporto idealizzato? Certamente. Ripetuti incontri "casuali" che fanno sorridere il lettore esperto? Innegabile. Ma per questo meno piacevole? Assolutamente no. 


Un'altra mia passione sono i disaster movie, o i film avventurosi in generale. Ho perso il conto di quante volte ho visto Deep Impact, il disaster movie per eccellenza (e che ha creato il mio incubo più ricorrente, una gigantesca onda pronta a piombarmi addosso dall'alto). Pieno di esagerazioni come ogni disaster movie che si rispetti, ma un pò per la trama, un pò per i sentimenti umani (anche se sterotipati), leggermente sopra la media. E poi oh, è stato il mio primo amore-disaster movie. 


Anche se nessun film riuscirà a detronizzare il primo Jurassik Park. Io dopo vent'anni sono ancora innamorata di Alan Grant. E dei Raptor.  

@ Daniela Guadagni, Dita D'Inchiostro.

La Rubrica del BlaBla #2: La danza di Harry e Hermione, Riflessioni su Harry Potter #1

© Jon Keegan.

Quando per i 30 giorni ho parlato di Harry Potter, esternando pubblicamente un amore che dura da più di quindi anni, dovevo aspettarmi che un solo post non sarebbe bastato a contenerlo.



Come un cesto di ciliegie, dove ogni frutto tira l'altro, così Harry Potter è una fonte infinita di bellissimi ricordi, tutti collegati gli uni agli altri. 

Quello di cui voglio parlarvi oggi è uno dei più recenti, e riguarda la versione cinematografica di Harry Potter e i Doni della Morte: la danza di Harry ed Hermione. 

Una [non] piccola premessa. A differenza dei libri, ho avuto un rapporto tormentato con i film della serie. Il frequente cambio di regista non ha di certo aiutato, e la serie in sé ha sofferto fino agli ultimi quattro film di una certa mancanza di uniformità

Parliamoci chiaro, è sempre difficile adattare un libro, che ha dalla sua il vantaggio delle descrizioni, delle finezze letterarie e del supporto diretto dell'autore originale, in un film. Specialmente se il libro originale non è semplicemente una fonte come può esserlo qualsiasi sceneggiatura, ma ha alla base parecchi fan hardcore pronti a distruggere il lavoro di mesi per un'inezia (magari perché i capelli dell'attrice di Hermione non sono gli stessi descritti nella versione cartacea). In una situazione del genere, un regista si trova davanti due scelte: fare un film fedelissimo al libro e accontentare i fan, o modificare qualcosa e rendere il suo prodotto adatto ad un più ampio pubblico, che magari il libro neanche lo hanno mai aperto ma  sono attratti dalla fama del titolo. Caso strano, quasi sempre i registi propendono per la seconda scelta; ma entrambe non sono prive di pro e di contro. 


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