martedì 3 luglio 2012

Fate/Zero, la feroce guerra per la conquista del Graal!


Poster per l'annuncio di Fate/Zero

In the battlefield, there is no place for hope. What lies there is only cold despair and a sin called victory, built on the pain of the defeated. All those people who met there have wholeheartedly admitted the evil and foolishness of this act called war. As long as people don't repent and don't regard it as the most evil taboo, then hell will endlessly reappear in the world.

Emiya Kiritsugu



Nella vastissima produzione giapponese di anime, solo pochi riescono ad emergere dalla massa e a meritarsi il titolo di capolavoro. Fate/Zero è uno di questi.

Prequel di Fate/Stay Night, adattamento (mediocre) animato dell'omonima visual novel, Fate/Zero può essere tranquillamente visionato senza conoscere nulla del primo. Pone si le basi per la comprensione di Stay Night, ma è fondamentalmente una storia a sé stante.

La storia di Fate/Zero si incentra sulla guerra per la conquista del Graal, combattuta da maghi o Master che legano a sé dei Servant, ovvero la reincarnazione (momentanea) di anime eroiche. Antichi eroi e re del passato richiamati ancora una volta in questo mondo per combattere contro altri Servant o Master, allo scopo di possedere il Graal, un “magico” strumento in grado di esaudire qualunque desiderio.



I pretendenti vengono scelti dal Graal stesso; tre rappresentanti delle famiglie di maghi più in vista ed antiche, von Einzbern, Tōsaka e Matō, ed altri maghi più o meno potenti fino ad arrivare ai novizi (o anche a persone che ignorano completamente le proprie doti magiche). Sette Master e sette Servant, divisi in altrettante classi: Saber, Archer, Rider, Assassin, Berserker, Lancer e Caster.

Ogni personaggio è ben caratterizzato e approfondito, ha un background e un proprio percorso di vita che lo porta ad essere ciò che è o a comportarsi in un determinato modo. Il livello della narrazione è altissimo; aiuta anche il fatto che i personaggi siano quasi tutti adulti, e non ragazzini delle medie e/o liceali. Del resto la storia si incentra su un gruppo di persone che lotta all'ultimo sangue (spiando, tradendo, uccidendo) per la realizzazione dei propri desideri; solo il più valoroso, o il più spietato, sarà degno del Graal.

Arturia Pendagron/Saber con
l'armatura.
"The weight of my sword is the weight of
my pride. The wound from my battle with
you is an honor, not a fetter."
Ma il vero punto di forza della storia sono i Servant, e i rapporti che instaurano con i propri Master o fra se stessi. Ognuno di loro ha memoria della propria vita, quasi sempre finita con una morte tragica e il dissolversi dei propri sogni ed ambizioni. Cosa possono desiderare delle persone di levatura eccezionale, che hanno bruciato la propria vita inseguendo i propri sogni e desideri?

I Servant che vengono immediatamente presentanti (gli altri verranno svelati in seguito, e quindi li lasciamo alla curiosità dello spettatore) sono Artù, Alessandro Magno e Gilgamesh.

Artù è in realtà Arturia Pendragon, Re dei Cavalieri, una giovane ragazza costretta a vestire i panni di un uomo per governare la sua terra. Leale e nobile, incarnazione stessa del codice dei cavalieri e del “Re che vive e si sacrifica per gli altri”, Arturia è un personaggio malinconico. Dopo aver sacrificato la sua femminilità e la sua stessa esistenza all'unificazione della Britannia, prima di morire ha dovuto assistere alla disfatta del suo ideale. Tormentata anche oltre la morte dall'idea di “salvare la sua Britannia” Arturia desidera il Graal, non per stessa, ma per porre rimedio agli errori commessi nel passato che hanno portato alla disfatta del suo paese.

Alessandro Magno/Rider
mentre cavalca Bucefalo.
"I shall grieve, and I shall weep.
But I shall never regret."
Alessandro Magno, Re dei Conquistatori, viene raffigurato come una persona gioviale e a tratti superficiale, ma con un carisma impareggiabile e una brama di conquista senza limiti. Anche lui è un Re che ha visto sgretolarsi fra le dita il proprio sogno; morto giovane, non ha mai potuto vedere Okeanos, l'Oceano, nonostante avesse conquistato metà del mondo allora conosciuto. E come Arturia anche il suo regno non è sopravvissuto alla sua morte. Ma a differenza di Arturia, Iskander non cede al rimpianto; ha vissuto la propria vita al massimo e rifarebbe da capo tutto quanto. Non ha un vero interesse per il Graal, che vede solo come un mezzo per realizzare la sua vera ambizione: tornarne in vita e riprendere la conquista del mondo. Il rapporto con il suo Master, Waver Velvet, (il più giovane partecipante alla guerra) è uno fra i più belli. Non è avvelenato dall'ombra della schiavitù, della gelosia o del tradimento. E' un rapporto padre-figlio, che si trasforma lentamente in una relazione fra pari.

Gilgamesh è uno dei personaggi più “potenti” e indimenticabili dell'anime. Re degli Eroi, e primo sovrano del mondo occidentale, egli considera gli altri sovrani venuti dopo di lui degli impostori, se non addirittura dei ladri. Difatti una volta tutti i tesori del mondo erano suoi, e sicuramente anche il Graal era una delle coppe nel mucchio. Quindi gli altri partecipanti alla guerra sono dei ladri dal suo punto di vista, o peggio, delle scimmie che imitano un vero Re.

L'interazione fra questi personaggi e i loro Master sono perfettamente credibili. La caratterizzazione è profonda e attinge a basi storiche e mitologiche. Gilgamesh E' Gilgamesh, Alessandro Magno pensa e parla come farebbe Alessandro Magno e la stessa cosa si può dire per Artù e gli altri Servant.

Gilgamesh/Archer in tutto il suo splendore.
"A soul naturally seeks pleasure, consciously or not."
I combattimenti mozzafiato e spettacolari (duelli con le spade, scontri di magia, inseguimenti etc.), sono ben calibrati da una moltitudine di dialoghi che costruiscono la storia e i personaggi. Ogni scontro è accuratamente preparato, e molto importanti sono le decisioni strategiche, per una volta davvero essenziali e non solo elementi accessori.

Il character design di Takashi Takeuchi, le animazioni e la colonna sonora sono di altissimo livello. Un vero piacere per gli occhi, a corredo di una storia valida e dalle basi solide che si sviluppa puntata dopo puntata sfruttando ogni genere di tematiche, come ad esempio il già citato rapporto padre-figlio, il trovare un proprio posto nel mondo, l'omicidio per piacere o come mezzo per raggiungere uno scopo, il senso dell'onore, e cosa significa essere un Re.

Saber, alla fine del suo sogno.
"I wish for my homeland's salvation. With the omnipotent
wish-granting device, I shall avert Britain's fate of
destruction."
Un anime assolutamente consigliato, sicuramente uno dei migliori mai prodotti. 


Throughout history, people with power usually tried
everything they could to get others to remember them.
I suppose having your name recorded in the history books
is a form of immortality. But if that just means your name gets
passed down for two thousand years and nothing else,
I’d have preferred to have… even a hundredth of that added to my life.

Waver Velvet & Alessandro Magno


Trailer:


Titolo: Fate/Zero
Studio: ufotable
Genere: Azione, Combattimento, Shonen, Drammatico, Guerra
Disponibile in Italia?: No
Fansub italiano: Qui ad opera di Fate-Subs.
Fansub inglese: Qui ad opera degli UTW.                                                 

@ Daniela Guadagni, Dita di Inchiostro

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...