domenica 19 agosto 2012

Il libro dei chakra: alla scoperta di corpo, emozioni e dolcezza


Questa domenica parliamo di un libro che abbiamo avuto modo di leggere e rileggere più volte, e che consultiamo di tanto in tanto, sempre con molto piacere. La domenica è un momento di svago ma anche (almeno uno ci spera sempre) di pausa e relax... Vogliamo ricordarci che il benessere coinvolge e abbraccia tutta la nostra persona, cuore e mente e spirito, così oggi parliamo de Il libro dei chakra.
Prima di dire "non fa per me", sentite questo: è scritto da una psicologa americana. Ma come? Sìsì!
È un testo a metà tra Occidente e Oriente, che intreccia un'impostazione psicologica con la visione spirituale e le tecniche corporee dell'Oriente. Viene scritto da Anodea Judith (qui la sua paginafacebook) nel 1996, si presenta come un bel volume di 500 pagine, ma lo stile e il carattere dell'autrice lo rendono estremamente semplice e accattivante.



Una premessa, forse un po' lunga e che potete saltare (salvo rileggerla magari dopo essere arrivati in fondo), ma lascio qui all'inizio perchè considero importante.
Se da una parte il libro mi è molto piaciuto, tanto da consigliarlo spesso negli ultimi tempi (e da recensirlo), dall'altra lo trovo un tentativo interessante di approccio alternativo alla vita e alla terapia psicologica, e un confronto tra approcci diversi. Uno dei punti forti del testo è che l'autrice non si lancia in discorsi astratti di spiegazione/storia/filologia: privilegia i casi concreti della vita, sia positivi che negativi, messi a disposizione dalla sua esperienza di analisi e da una profonda sensibilità.
Proprio per il carattere sperimentale del testo, che mette insieme elementi di matrice diversa, è importante vagliare anche il proprio approccio. Se infatti cercate una esposizione della dottrina dei chakra rigorosamente aderente all'humus originario (per quanto ampio, siamo sempre in Oriente), Il libro dei chakra vi sarà di ben poco aiuto; se siete sostenitori della psicologia clinica, scoprirete che non solo Anodea Judith si rifa a Carl Gustav Jung (figura eretica, rispetto alla scientificità di un Freud), ma che vi si appella in modo libero e anche autonomo rispetto alla gran parte della psicologia e filosofia junghiana. In entrambi i casi questo libro non può soddisfarvi.

Primo chakra
Ma d'altra parte, Il libro dei chakra potrebbe prestarsi a una facile new age, se letto in modo blando e distratto. Anodea Judith stessa è a capo di un movimento di consapevolezza e risveglio, di insegnanti e professionisti che abbracciano un modo diverso di fare terapia, Sacred Centers (fondata nel 1999, ecco il sito web). Non conoscendo i loro metodi e il tipo di apprendistato e pratica con cui operano, non mi sento di dirne nè bene nè male sulla base di una predisposizione intellettuale o per sentito dire. Personalmente, nutro una certa diffidenza molto dura a morire, in questi casi, tuttavia avendo prima letto il libro non posso che consigliarne, in ogni caso, la lettura, se non altro almeno per curiosità: di fronte all'intima positività che è riuscito a trasmettermi, queste considerazioni sono più che altro di contorno.

Secondo chakra.
Inoltre, il modo in cui Anodea Judith affronta alcune dinamiche sociali e psicologiche è serio ed equilibrato. Al contrario di molti movimenti spiritualistici senza capo nè coda, non si propone come una dottrina o come un poco elaborato insieme di concetti mixati alla bell'e meglio. Un mix di cattivo gusto lo troviamo, semmai, in alcune formule, come quando chiama ponte dell'arcobaleno il viaggio nei diversi aspetti del Sé, si richiama alla dea Iride e poi ai chakra, mettendo insieme mondo norreno, greco e indiano (brrr, aiuto). Ma si tratta di alcune espressioni, che denotano chiaramente che l'autrice cercava dei riferimenti storico-culturali per esprimere al meglio il valore del proprio approccio (che cosa essi fossero in sè non era significativo, e sbaglieremmo a rimproverarla semplicemente per non curanza storica, visto che li riprende e utilizza in modo verbale, non contenutistico).
Tuttavia, proprio quando si tratta dei contenuti, mantiene un approccio costruttivo che non cancella il dolore, ma cerca di indovinarne le ragioni, di farne la sintomatologia e dire i modi per migliorare e guarire. Insomma, non siamo di fronte a semplicismi e guarigioni a buon mercato, ma ad un approccio che cerca di essere il più ampio e approfondito possibile, tenendo come riferimento il benessere della persona e la qualità dell'esistenza.


La struttura.

Terzo chakra.
Il libro si apre con la prefazione di Anodea Judith, che chiarisce anzitutto la natura e gli intenti del proprio approccio. Presenta il sistema dei chakra come uno "strumento di diagnosi e guarigione", "altrettanto valido quanto qualunque teoria psicologica e (...) assai più versatile" (corsivi nostri).
Dopo anni di esperienza come terapeuta è diventata critica proprio contro approcci troppo rigidi e "educatori emozionalmente handicappati", e rivolge il libro a tre categorie di persone: terapisti, genitori e adulti che scelgono di prendere una consapevolezza nuova sul proprio corpo, la mente e la vita stessa.

Quatro chakra.
Il riferimento ai genitori è particolarmente importante, perchè l'autrice assegna a ogni chakra un particolare momento nello sviluppo del bambino, dalla nascita all'adolescenza all'età adulta. Nelle diverse fasi di crescita e stabilizzazione, vengono coinvolti man mano chakra diversi, che trovano nel tempo e nella storia personale un loro proprio momento di evoluzione. In questo modo le varie difficoltà che si concretizzano in blocchi psicosomatici e problemi psicologici, possono venire ricollegate (in modo comunque elastico) a nodi specifici della storia personale dell'individuo.
Di ciascun chakra viene esposto il diritto, di ciascuno l'identità e di ciascuno il demone. Per far capire quanto è interessante il sistema dell'autrice, li riportiamo tutti e sette per ciascun chakra, in modo da offrire un assaggio dei molti approfondimenti, esempi e strutture.



Tutte le sfere della vita corporea, psichica sociale e spirituale vengono così abbracciate. Ciascuna ha le proprie peculiarità, ma tutte sono profondamente legate alle altre, tanto che una carenza o un eccesso in alcune dimensioni porta a delle reazioni in altre.

Quinto chakra.
Uno degli aspetti più interessanti di tutto l'approccio di Anodea Judith è il radicamento psicosomatico e l'importanza del corpo, nonchè il valore delle emozioni. La persona viene considerata e vista nella propria integrità, nella totalità di interiorità e rapporti con gli altri e con il mondo. I traumi e le violenze subite lasciano dei segni tanto nel comportamento quanto nella postura e nel corpo, che viene considerato tanto nell'aspetto anatomico quando in quello fisiologico e, in modo ancora più sottile, energetico.
A una introduzione che anticipa tutti gli elementi che faranno parte dei singoli capitoli, segue una disanima specifica, chakra per chakra: le sue caratteristiche, la fase di evoluzione cui è legato, tipo psicologico corrispondente, i problemi e i traumi cui può andare incontro, come si presenta quando è in eccesso e/o carenza, il modo di sbloccarlo e migliorarne la salute e l'energia.

Perchè leggere questo libro


Sesto chakra.
Perchè è scritto molto bene, in modo chiaro e organizzato, si rifa sempre ad eventi ed esempi concreti ed è molto lineare quando vuole spiegare qualcosa di teorico. È una rilettura della psicologia attraverso il sistema dei chakra, che accompagna e organizza come filo conduttore l'intera terapia, integrando tecniche e teorie dell'analisi psicologica con la bioenergia. È una visione e pratica psicosomatica estremamente interessante che rappresenta un tentativo, riuscito a mio avviso, di offrire uno strumento di crescita e miglioramento. Non trascura la difficoltà del cammino di espansione e realizzazione personale, trova un punto di equilibrio tra l'individuo e gli altri.
Una lettura piacevole che può essere occasione di curiosità, apprendimento, riflessione e maturazione.
E, visto che qui a Dita d'Inchiostro siamo appassionati di scrivere a leggere, aggiungo che mi ha incuriosita perchè offre un bellissimo schema per una caratterizzazione e lettura completa e a tutto tondo dei personaggi.

Il libro viene messo nel mercato italiano dalla Neri Pozza (ecco qui la scheda del libro sul loro sito), che il 5 Agosto ha festeggiato i suoi 100 anni di attività. Con questa recensione le auguriamo il nostro personale Buon Compleanno.


Titolo: Il libro dei chakra.
Autore: Anodea Judith.
Editore: Neri pozza.
Pagine: 574.
Prezzo: 27,00.



Settimo chakra.

@ Carla Righetti per Dita di Inchiostro.


1 commento:

  1. lo leggerò! ma perdona la mia ignoranza...come faccio a capire chi sta cantando questa bellissima canzone?!

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