domenica 5 agosto 2012

Le tredici vite e mezzo del Capitano Orso Blu: entrate nel fantastico mondo di Zamonia!


Dita d'Inchiostro inaugura oggi la Biblioteca dei Ragazzi, sezione dedicata ai romanzi per i più piccoli creata perché, come diceva un grande scrittore precocemente scomparso, «Tutti i grandi sono stati bambini una volta. (Ma pochi di essi se ne ricordano).» Invece Dita d'Inchiostro non vuole dimenticare, poiché in ognuno di noi si nasconde il bambino che siamo stati (e che, da un certo punto di vista, saremo sempre). Spesso le opere dedicate ai più piccini, con il loro linguaggio semplice e le pagine illustrate, si rivelano capolavori senza tempo destinati ad influenzare generazioni di bambini e adulti. Opere sempre attuali che nonostante i cambiamenti nel linguaggio e nella società, sono sempre in grado di regalare profondi insegnamenti morali. Ancor più importante è il fatto che questi sono i primi libri con cui entriamo in contatto, quelli che nei più fortunati instillano l'amore per la lettura, una passione inestinguibile che dura per tutta la vita. Dita d'Inchiostro si occuperà dei classici come Anna dai capelli rossi, o Capitani Coraggiosi, ma anche delle opere più recenti che sono diventate fenomeno di culto per le nuove generazioni come Harry Potter e di quelle piccole perle sconosciute al grande pubblico (e che meritano di essere divulgate!).

Oltre che recensione inaugurale della sezione, questa sarà la prima dedicata alle opere di Walter Moers, autore di cui cureremo tutta la bibliografia. Moers inizia la sua carriera come fumettista nel 1985 e ottiene il suo primo importante successo nel 1998 con la pubblicazione del fumetto Adolf (da noi purtroppo inedito). Non si sa molto della sua vita privata; l'autore cura gelosamente la sua privacy e lascia trapelare pochissime informazioni. La notorietà internazionale arriva nel 1999 con la pubblicazione del suo primo romanzo per ragazzi, Le tredici vite e mezzo del Capitano Orso Blu. E' la prima opera (di molte) ambientata nell'immaginario continente di Zamonia, popolato dalle creature più disparate partorite dalla vivida fantasia dell'autore. Ogni volume della serie, sebbene contenga evidenti richiami e citazioni dagli altri capitoli, tratta il più delle volte una storia a sé stante.

Mappa del leggendario continente di Zamonia.

Il punto di forza di Moers, oltre ad un innegabile talento nello scrivere storie all'apparenza semplici ma ricolme di fantasia, consiste nel modo di raccontarle. L'autore non usa solamente le parole scritte ma proietta la storia al di fuori della pagina, con numerose e dettagliatissime illustrazioni disegnate da Moers in persona. Usa inoltre note a pié di pagina, grassetti, corsivi, cambi di carattere e onomatopee che rendono i suoi libri un ibrido fra romanzo e fumetto, senza tuttavia trasformarli in una graphic novel. Il lettore si ritrova con il fiato a sospeso per, ad esempio, una serie di BROOM! ripetuti per pagine e pagine, in formato sempre più grande: cosa saranno mai? Ma i passi dello stregaragno ovviamente, il megaragno più grande di tutta Zamonia pronto a papparsi in un boccone il nostro eroe!

Ma chi è Orso Blu? E perché si riferisce a se stesso con il termine di “capitano”? Beh, innanzitutto bisogna specificare che Orso Blu è un nome proprio, donatogli come regalo d'addio dalle onde ciacoline. No aspettate, non andiamo troppo avanti.


"La vita, di solito, comincia con la nascita: la mia no. O quanto meno io
non so come sono venuto al mondo. Potrei - ma è solo un'ipotesi - essere
nato dalla schiuma di un'onda, oppure essermi sviluppato da una
conchiglia come una perla. Ma può anche darsi che io sia piovuto dal
cielo come una stella cadente. Certo è soltanto che sono stato esposto
come un trovatello: in mezzo all'oceano."
Durante la sua vecchiaia, l'ormai famoso e rinomato Orso Blu decide di mettere per iscritto le sue prime tredici vite e mezzo. Lui è un orso di mare che, come noto, è una specie in grado di vivere almeno ventisette vite. Ogni orso di mare possiede una pelliccia di colore diverso, dalle sfumature più minimali fino a colori che esistono solo su Zamonia. Quella del protagonista è, ovviamente, di un bel color blu.


Il primo ricordo di Orso Blu risale alla sua prima infanzia, forse subito dopo la nascita. Vagava in mezzo al mare, nudo e solo, disteso in un guscio di noce e diretto dritto dritto verso il Grande Imbuto il “più mostruoso, pericoloso e fragoroso gorgo dei Sette Mari.” Nonostante la situazione, Orso Blu ricorda di non aver avuto paura: era talmente piccolo che, ipotizza, forse per lui quella di andare alla deriva verso un gorgo enorme era la condizione più naturale del mondo. Il protagonista era come una pagina su cui nessuno aveva ancora scritto niente; ignaro del mondo e di tutto, rischiava davvero di fare una brutta fine.

Il prof. Abdul Noctambulotti, sette cervelli in totale, vi
accompagnerà durante la storia spiegandovi il mondo
di Zamonia con il suo Dizionario Enciclopedico.
Caso fortuito, da quelle parti si trovavano a navigare gli unici marinai abbastanza coraggiosi da affrontare il Grande Imbuto, e cioé i minipirati. Essi sono i dominatori dell'oceano Zamonico, ma nessuno però lo sa, perché a causa delle ridotte dimensioni non hanno mai compiuto nessuna vera impresa piratesca degna di questo nome. Anche quando coraggiosamente riescono ad abbordare un veliero nessuno nota la loro presenza. Così sfidano se stessi per dimostrare il loro coraggio, e compiono imprese spericolate come affrontare il gorgo più grande del mondo. Quasi per caso si ritrovano a salvare il piccolo Orso Blu, al principio della sua vita alto più o meno quanto un minipirata. Lo tengono con loro per cinque anni, insegnandogli tutto sull'arte della navigazione. Ma egli resta pur sempre un orso, e presto diventa troppo grande per la minuscola nave dei minipirati, costringendoli così ad abbandonarlo su un'isola abitata da perfidi spiriti coboldi. Frutto dell'incrocio fra un fuoco fatuo e il gas cimiteriale, i coboldi sono spiriti parassiti che si nutrono della tristezza e del terrore degli altri esseri viventi. Il povero Orso Blu, di nuovo solo, conosce per la prima volta l'oscurità e dovrà imparare a cavarsela da solo...

Qui termina la prima vita del protagonista, preludio di altre dodici e mezzo ricche di avventure ed emozioni. Durante la sua esistenza Orso Blu girerà in lungo e in largo per Zamonia, esplorandola (quasi) tutta, e venendo a contatto con gli esseri più disparati: gaglioffi delle spelonche, una megera delle montagne, un gigante senza testa, una testa senza gigante, i pippioni, un tornado eterno che vaga eternamente per il deserto zamonico... e molto, molto ancora!

Un gaglioffo delle spelonche. Attenzione! MAI
fidarsi di loro. Dicono solo bugie. "[...] dar del
'gaglioffo' al prossimo è considerata un'ingiuria
punibile con una multa, e [...] può portare a risse
nelle osterie, a faide familiari, a duelli e perfino a
piccole guerre civili."
Fondamentalmente la storia tratta della vita di un essere vivente, dalla nascita fino all'età adulta. Dietro ad ogni “vita” si cela una fase dell'esistenza. Partendo da una situazione in cui, infante, Orso Blu non ha coscienza di sé stesso e del mondo e necessita delle cure altrui, il libro lo accompagna durante tutta la sua crescita. Dalla scoperta, inquietante, dell'esistenza dell'oscurità al pianto come mezzo per ottenere qualcosa, dall'ingresso a scuola ai primi amori le esperienze arricchiscono il protagonista trasformandolo pian piano in un adulto completo, in grado di badare a se stesso.

Il libro è composto da oltre 700 pagine, ma queste scorrono veloci sopratutto grazie all'intelligente suddivisione in capitoli e paragrafi, e alle bellissime illustrazioni disseminate quasi ad ogni pagina. L'unico difetto dell'opera, se proprio si vuole cercare il pelo nell'uovo, è la lunghezza della storia non in termini di pagine ma di trama. Forse sarebbero bastate metà delle vite per raccontare la storia, in quanto spesso le vicende si rivelano ripetitive nei loro intimi meccanismi: Orso Blu impara qualcosa e incontra qualcuno, vive un apparente momento di stabilità e poi in seguito ad uno stravolgimento di cui è vittima o causa diretta, “capitombola” nella vita successiva. Inoltre viene spesso salvato dal caso, o grazie all'intervento del deus ex machina (che a proposito, è anche il nome di un personaggio!). Ma non bisogna dimenticare di trovarsi davanti ad un libro rivolto ad un pubblico di bambini, notoriamente tranquillizzati e affascinati dalla ripetitività, e quindi non può essere davvero considerato un difetto quanto una forma di espressione.

"E' il mio mestiere."
"Salvi il prossimo? Di professione?" Ero stupito.
"Salvo il prossimo
all'ultimo momento!" precisò il volatile, dandosi un pò di arie. "Ecco
in cosa consiste il mio lavoro!" Per un po' rimase zitto, evidentemente per dare alla notizia
il tempo di fare effetto. "Permetti? ... Deus ex Machina!"

Un libro consigliato a tutti, grandi e piccini. Restate con noi per la prossima recensione della Biblioteca dei Ragazzi, dedicata ad un'altra opera di Walter Moers: Ensel e Krete – Una storia di Zamonia.


Devi cacciarti finalmente in testa che il sapere è una malattia.
E siamo noi tenebroni a trasmettere questa malattia.
Più una persona è vicina ad un tenebrone,
più è infettata dal sapere.
Prof. Dott. Abdul Noctambulotti



Titolo: Le tredici vite e mezzo del Capitano Orso Blu
Autore: Walter Moers
Editore: Salani
Pagine: 703
Prezzo: 12,00 €

@ Daniela Guadagni, Dita di Inchiostro.

4 commenti:

  1. questo libro, così come tutti quelli di moers, è un vero capolavoro! geniale e ben scritto, dovrebbero essere tutti così i libri per ragazzi, mica quelle schifezzelle urban fantasy *si attira addosso l'ira di mezzo web* XD

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    Risposte
    1. Perfettamente d'accordo con te.
      *Apre l'ombrello gigante di Hagrid con bacchetta magica incorporata*
      Presto, vieni qui sotto al riparo!!

      Inoltre non adotta la politica (bruttissima): "è per bambini? E beh, allora 100 pagine al massimo con times new roman 16." E' un mattoncino, ma non lo senti mentre leggi perché scorre molto bene, e grazie a questo abitua i bambini all'idea di leggere anche libri grossi (sai quante persone non leggono un libro perché spaventati dalla mole?)

      Prestissimo arriveranno altre recensioni su libri di Moers :D (Tutti, in verità XDXD *Fan Mode ON*)

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  2. questo libro è solamente spettacolare. l'ho letto in pochissimo tempo eho comiciato subito ensel e krete...;)

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    Risposte
    1. Abbiamo recensito anche ensel e krete! ;) Leggi anche la città dei libri sognanti, secondo me è il capolavoro di questa serie :D

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