sabato 30 marzo 2013

E' morto Franco Califano

E' morto poco fa Franco CALIFANO (14 settembre 1938 - 30 marzo 2013). Il nostro piccolo e sentito omaggio a un grande cantautore italiano. 
Come ha detto Paolo Bonolis in un comunicato stampa: "Quando l'ho frequentato ho capito che era un uomo di cuore. Ma ha vissuto oltre i limiti e questo non ti viene mai perdonato. Se non metti la divisa della persona perbene vieni additato a volte anche oltre il lecito.". 




(Roma nuda, Franco Califano, 1977).


Ao', Franco, ma che ce combini?

Chi magnava, chi se divertiva fori,
è sabato sera e tu me mori.
Così, prima de Pasqua,
neanche er tempo de'n saluto.
Franco, forse Cristo te po' dì stasera
"ao, che c'è?, nessuno te conosce come me
in punta del piedi te ne vieni?",
e te metterà a anima' un po' er Paradiso.

@ Dita d'Inchiostro.


giovedì 28 marzo 2013

1Q84 libro terzo: quando finisci una lettura e guardi fuori cercando la luna...


Mi ritrovo oggi a parlare di un romanzo che acquistai non solo un anno fa. Di più: lo presi il giorno stesso che uscì, pronta in pole position in libreria. Dopotutto, lo avevo aspettato con grande ansia, visto che "1Q84 – Libro primo e secondo", romanzo di Haruki Murakami, lo avevo letto febbrilmente, e recensito su questi lidi.
"1Q84 – Parte terza. Ottobre – dicembre" era il romanzo del semestre, da parte mia.
Eppure, ci ho messo quasi un anno a finirlo.
Non me ne pento.
Ho riletto molti capitoli, sono andata avanti un po' per volta. Non volevo che finisse, e mi sono lasciata crogiolare dall'attesa, dalla lenta assimilazione, tenendolo sempre da qualche parte a portata di sguardo.


Temevo che mi deludesse? No.
Temevo di "perderlo"? Sì. Devo ammettere che la trama, per quanto particolare, non è migliore di altri romanzi di Murakami. Forse sono di parte perché lo adoro, ma penso che "Kafka sulla spiaggia" sia in assoluto il coacervo più potente mai creato dalla sua mente. Eppure, la storia di Aomame e Tengo, il mito e il rito della crisalide d'aria intessuta dai little people, le due lune, la mother e la daughter, sono tutti binomi che mi hanno lentamente contaminata e in qualche modo trascinata dentro un mondo dietro altri mondi.


domenica 24 marzo 2013

Educazione siberiana: sui toni maggiori di minoranze etniche (e Gagarin è gay)




[..] Quella fiaba parlava di un branco di lupi che erano messi un pò male perché non mangiavano da parecchio tempo, insomma attraversavano un brutto periodo. 
Il vecchio lupo capo branco però tranquillizzava tutti, chiedeva ai suoi compagni di avere pazienza e aspettare, tanto prima o poi sarebbero passati branchi di cinghiali o di cervi, e loro avrebbero fatto una caccia ricca e si sarebbero finalmente riempiti la pancia. Un lupo giovane, però, che non aveva nessuna voglia di aspettare, si mise a cercare una soluzione rapida al problema. Decise di uscire dal bosco e di andare a chiedere il cibo agli uomini. 

Il vecchio lupo provò a fermarlo, disse che se lui fosse andato a prendere il cibo dagli uomini sarebbe cambiato e non sarebbe più stato un lupo. 
Il giovane lupo non lo prese sul serio, rispose con cattiveria che per riempire lo stomaco non serviva a niente seguire regole precise, l'importante era riempirlo. 
Detto questo, se ne andò verso il villaggio.

Gli uomini lo nutrirono coi loro avanzi, e ogni volta che il giovane lupo si riempiva lo stomaco pensava di tornare nel bosco per unirsi agli altri, però poi lo prendeva il sonno e lui rimandava ogni volta il ritorno, finché non dimenticò completamente la vita di branco, il piacere della caccia, l'emozione di dividere la preda con i compagni.

Cominciò ad andare a caccia con gli uomini, ad aiutare loro anziché i lupi con cui era nato e cresciuto. Un giorno, durante la caccia, un uomo sparò a un vecchio lupo che cadde a terra ferito. Il giovane lupo corse verso di lui per portarlo al suo padrone, e mentre cercava di prenderlo con i denti si accorse che era il vecchio capo branco. 
Si vergognò, non sapeva cosa dirgli. 
Fu il vecchio lupo a riempire quel silenzio con le sue ultime parole:

"Ho vissuto la mia vita come un lupo degno, ho cacciato molto e ho diviso con i miei fratelli tante prede, così adesso sto morendo felice
Invece tu vivrai la tua vita nella vergogna, da solo, in un mondo a cui non appartieni, perché hai rifiutato la dignità di lupo libero per avere la pancia piena. 
Sei diventato indegno. 
Ovunque andrai, tutti ti tratteranno con disprezzo, non appartieni né al mondo dei lupi né a quello degli uomini... 

Così capirai che 
la fame viene e passa
ma la dignità 
una volta persa 
non torna più". 

[..]





Educazione Siberiana: il film, che è ancora in molti cinema italiani di questo marzo 2013, gode della regia di Gabriele Salvatores. Il romanzo è scritto da Nicolai Lilin, ed è per molti aspetti un'autobiografia e una testimonianza sugli usi e costumi della Transinistria (Moldavia orientale).

Aspettavo l'uscita di questo film come il pane, con tanto di conto alla rovescia dei giorni (oggi volevo recensire il secondo volume del romanzo 1Q84 di Murakami, ma non potevo lasciare da parte questo film, quindi... aspettate! E andate a comprare in libreria il suo A sud del confine, a ovest del sole). 
Ve ne parlo solo ora, tuttavia, perché ho avuto bisogno di un po' di tempo per farlo maturare e rifletterci sopra. Infatti, le critiche che sono state rivolte a questa pellicola sono essenzialmente accuse di alcune mancanze nella sceneggiatura, e un finale troppo rapido e poco comprensibile.
Ma andiamo con calma. Farò veri spoiler solo nella parte finale di questa recensione,  li distanzierò dal resto del testo.


giovedì 21 marzo 2013

Starfigher: sesso, guerra e sci-fi


Oggi parleremo di un fenomeno molto in voga all'estero, e che stà (lentamente, ma costantemente) prendendo piede anche in Italia: i webcomic.

Così come dice il nome, i webcomic non sono altro che fumetti disegnati e resi disponibili sul web, su blog personali o siti dedicati, gratis o (in rari casi) sotto forma di abbonamento mensile. Il formato standard è una pubblicazione settimanale, cioé una pagina ogni sette giorni.

Con questo sistema, e grazie al passaparola di internet, sono emersi alcuni degli autori più interessanti degli ultimi anni, snobbati come tanti dalle case editrici che non se la sentivano di investire soldi per degli esordienti. E questo all'estero, figuriamoci in Italia dove c'è una situazione di paralisi quasi totale, sia a causa degli editori che di un pubblico non sufficientemente preparato. (Anche se negli ultimi anni qualcosa si stà muovendo. Sempre in ambito webcomic, basta guardare al caso di Zerocalcare, di cui parleremo in uno o più post successivi).

© hamletmachine.
Grazie alla visibilità offerta da internet, e dall'impegno costante degli autori, molti webcomic sono usciti dal web per essere raccolti in fascicoli e volumetti, spesso autoprodotti.

I webcomic, per la loro stessa natura di “appuntamento settimanale”, sono nati principalmente come vignette satiriche, per poi evolversi in storie vere e proprie. Non è facile disegnare un fumetto: una delle cose più difficili è appunto calcolare i tempi della storia, e impostare la narrazione in modo che da un capitolo e l'altro il lettore non si dimentichi le vicende o non perda interesse per l'assenza di continuità. E' già arduo per i mangaka, o gli autori di comic, che lavorano su base mensile/settimanale, forti di venti-quaranta pagine ad uscita.

Ma un autore di webcomic, ben più povero di mezzi rispetto ad un professionista e che lavora quasi sempre da solo, deve catturare l'attenzione del pubblico con una pagina a settimana senza risultare dispersivo. Ogni tavola deve colpire il lettore in qualche modo, indurlo a ricordarsi la storia anche dopo sette giorni e, sopratutto, a ritornare per la prossima uscita.

In questo HamletMachine (presudonimo preso dall'omonimo dramma di Heiner Mϋller, basato sull'Amleto di Shakespeare) è una delle migliori. Iniziato come una bozza dei personaggi su deviantart, Starfighter ha preso rapidamente piede diventando uno dei webcomic più seguiti ed amati della rete.

(Attenzione: Starfighter ha molte scene di sesso omosex esplicite. Quindi se siete minorenni, o non vi piace il genere, o peggio siete omofobi evitate di cagare il cazzo e girate alla larga.)


© hamletmachine.

domenica 17 marzo 2013

Scacco a Dio: l'amore di dio e l'amore degli uomini (e degli angeli)


Vista la grande novità di questi giorni, ovvero l'elezione del Papa, riprendiamo una recensione che avevamo pubblicato sul blog di Meta Magazine. Si tratta di un romanzo in cui l'autore ha raccolto una serie di narrazioni, all'interno di una cornice assai particolare, nello stile del Decamerone di Boccaccio. Faccio questo paragone a ragion di causa, perché l'irriverenza e la libertà della penna sono comuni tanto al nostro padre della letteratura italiana quanto da Vecchioni. Ci viene in mente anche un altro scrittore, Haruki Murakami, e la sua piccola (amabilissima) raccolta di racconti "Tutti i figli di dio danzano". [In questi giorni sono ossessionata da Murakami perché dopodomani esce "A sud del confine, a ovest del sole", e io sarò in libreria alle 8:10 a prenderlo tra le mie mani e leggerlo sul tragitto in autobus, felice come una pazza]. 
Comunque, riguardo a "Dio", la presente GilgAdmin dice, riguardo all'elezione di Papa Francesco: mi piace! Auguri al nuovo Vescovo di Roma! (Per inciso, io sono politeista, neanche cristiana, figuriamoci cattolica, ma umanamente spero che questo Papa faccia buone cose, e le premesse sembrano starci).

Ma ora basta divagare, andiamo alla nostra recensione!


domenica 10 marzo 2013

Lo scrivano di Bombay: un matrimonio da salvare e un nipote gay che cerca la sua strada

Anjali Joseph è una giornalista, scrittrice, studentessa di Cambridge e insegnante alla Sorbona, nata nel 1978 a Bombay. “Saraswati Park” (da noi tradotto come “Lo scrivano di Bombay”) è la sua opera d'esordio come romanziera. 
Nel 2011 le è valso, in modo assai meritato, i premi Betty Trask e Desmond Elliot.

La traduzione del titolo in questo caso è, pur con le inevitabili riserve, comprensibile, per ragioni pragmatiche: Saraswati Park, un quartiere della periferia di Bombay, non avrebbe significato niente a un lettore italiano. Ma, in originale, il titolo recava un'impronta di estrema concretezza, amore, vita, dei luoghi che fanno da scenario al romanzo, fino a essere veri e propri protagonisti. Parlo anzitutto di questo perché non c'é una sola riga, in tutto il libro, in cui non trasudino gli odori e gli umori di Saraswati Park, di Bombay. Un affetto sconfinato e sereno quello di Anjali, per gli uomini e le donne e l'aria stessa di Bombay, per i vicoli, le strade, i grandi edifici e le piccole, piccolissime palazzine, per gli esterni e gli interni.

Gli altri tre protagonisti sono una coppia sposata, Mohan e Lakshimi, e Ashish, un nipote che va a vivere con loro per ripetere l'ultimo anno della scuola secondaria. Mohan è uno scrivano, lavora per le poste e scrive le missive e compila i moduli da parte di chi non è in grado di farlo da solo. Un mestiere ormai agli sgoccioli. Mohan ama i libri, specialmente quelli usati. Una (stupenda) delle prime scene d'apertura del romanzo è proprio su Mohan che, scoprendo dello sgombro dei venditori ambulanti su una strada di passaggio per lui, corre all'impazzata e, nello sfacelo dello sgombro, recupera alcuni libri caduti in terra e li restituisce al venditore (sì, da questo ho capito che avrei amato il romanzo).



giovedì 7 marzo 2013

Anteprime - Inchiostrando nel mese di Marzo 2013!


Mentre agitiamo i nostri pennellini calligrafici scaldandoci per le di noi da voi amatissime recensioni, facciamo qualche schizzetto qui e lì. Pensavate mica che vi abbandonavamo tra un articolo e l'altro? Non sia mai, noi pensiamo a come rovinare la nostra vita e di conseguenza pure la vostra. 


Ecco qui le novità in arrivo, quelle che ci stuzzicano di più e qualche ideuzza adatta al mese in entrata, per non restare mai a bocca asciutta!





Ovviamente non tratteremo tutto (non veniamo pagate abbastanza... anzi, non prendiamo proprio niente ò_o Siamo solo pazze) ma segnaleremo solo quello che attrae la nostra attenzione. Queste non sono recensioni, noi non abbiamo letto/guardato/provato i prodotti qui segnalati, però lo faremo :).



Il post segnalerà le prossime uscite di Libri, Manga Film. In fondo troverete anche Tiriamo le somme del mese di... Febbraio 2013, le nostre chiacchiere random sul mese appena trascorso (quello che abbiamo letto/visto/giocato :D).


E tanto ci siamo auguriamo buona festa delle donne a tutte le signore e signorine che frequentano il blog! ^^

Al di là dei mazzetti di fiori e delle varie sciocchezze commerciali, non va' dimenticato che oggi è la Giornata internazionale della donna, in cui si ricorda la lotta per i diritti e contro la violenza sulle donne. Una lotta in corso ancora oggi: non dimentichiamo che viviamo in uno dei paesi con il più alto tasso di "femminicidio" al mondo, e dove le donne disoccupate sono molto più degli uomini! 


Quindi godetevi le mimose, ma con il vero significato di questa festa ben presente! ;)


~ LIBRI~


Titolo: La pazienza dei bufali sotto la pioggia.
Autore:  David Thomas. 
Editore:  Marcos Y Marcos. 
Prezzo:  15 
Data di uscita:  Marzo.
Trama:  Questo libro racconta molte storie in poche righe, perfette per i viaggi in autobus, aspettando un amico, la mattina 
bevendo il caffè. Sono storie succose, potentissime: per magia si espandono, escono dalla pagina, chiamano proprio te. Donne e uomini assai diversi si fanno avanti uno per uno.  Con energia e onestà assoluta, proclamano una speranza, una vergogna, un desiderio, un dolore. Quando sembrano rimproverarti qualcosa, dici no, non sei tu, tu non ti comporti così. Non sei la donna che ha venti uomini all'attivo e ha già adocchiato il ventunesimo, o quella che la notte si abbarbica al suo uomo come a un salvagente, non sei lo scrittore che abbindola le donne con una montagna di balle, l'uomo che non ha ancora trovato un modo dignitoso per infilarsi le mutande. Quando ti confidano di avere idee fisse che ronzano in testa senza mai dare tregua, o di scoppiare di gioia perché finalmente sono rimasti soli, o di non poterne più di essere buffi, ti fanno davvero simpatia. Questi scorci di vita, queste confessioni pulsanti, colgono alla perfezione un certo aspetto di un collega, di tua madre, del vicino. Intanto ti accorgi che il cerchio si stringe. Ti aspetta una storia che c'entra molto con te (dal sito dell'Editore).



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